domenica 2 settembre 2012

memorie di un carnevale

Il carro come la vita e le pagine di questo viaggio, non possono fermarsi....riparto da qui....febbraio 2012
è il carnevale quello vero fatto di abiti e costumi, in cui non sai ciò che è reale e quel che no. La vita esce dai palazzi e scende giù dal "morro" per entrare in scena nelle strade e nelle piazze in un vortice infinito di fischietti e di ballate...e tutto il resto va da se. I blocchi di strada sono diversi da quelli dell'avenida del samba , la Sapucai  "o passeio do samba", dove si sfidano la scuole...Mangueira, Beija-flor, Portela, Vila Isabel e Salgueiro per portarsi a casa l'onore dei migliori...percorrendo con i carri maestuosi quei 700 m infiniti. 
Per tutta la città invece  si alternano i blocchi, un camion e attorno migliaia di persone che accompagnano la batteria dei tamburi rototom e timbales , un fischio e la musica che inizia con il rullare dei tamburi in crescendo, ipnotico eccitante...e lo aspetti da un momento all'altro il re dei tamburi, passano le battute e non arriva....e sale la voglia di farti trasportare da quel suono rapitore ed ancestrale l'eccitazione è tanta la voglia cresce sempre più....un grido un fischio...il tempo si ferma un secondo, la pausa dei tamburi a marcarne il passo arriva il surdo  quello che marca il ritmo del basso che poi è il cuore...e li è festa...fiumi di birra e amore libero e quei piedi, oh si quei piedi che si muovono a tempo di samba!!!!