domenica 29 gennaio 2012

follow the sun second part

Ne avevo sempre sentito parlare, ma le parole come spesso accade non restituiscono alle cose la loro essenza reale. Ripenso, seduto in una pietra  al bordo di uno di quei laghi di montagna nascosti, alla sensazione provata qualche giorno prima, davanti  a un vero e propruio diamante di ghiaccio. Candido dalle sfumature turchese che se fossero occhi di donna te ne potresti innamorare, é di un bianco che senza occhuiali da sole é difficile guardare per piú di qualche secondo. Le quasi cinque ore di camminata   per raggiungere l'accampamento dove avremmo passato la notte, e i paesaggi   attorno a me, ne avevano appannato il ricordo. Ma le immagini  evocano ricordi che diventano presenti. Seduto su quella pietra, si staglia imponente davanti ai miei occhi    uno dei picchi del parco delle torri. E´vestito di bianco, di ció che resta dell'inverno, rigido da queste parti. Quel bianco mi riporta  ai piú di trenta chilometri di estensione del ghiacciaio Perito Moreno. Deve il suo nome  al perito, non perché sia morto ma perché fa perizie, il chui cognome era Moreno. Colui che queste terre le ha scoperte diciamo. In sostanza un ghiacciao é una massa di ghiaccio perenne, tipica dei periodi interglaciali. Invece di sciogliersi, si rinnova continuamente per  apporti di neve continentale fresca che si unisce      al ghiaccio e  ai sedimenti preesistenti. Se la quantitá apportata é maggiore di quella che si scioglie il gigante avanza. Non si nota ad occhio nudo quando avanza. Lo spettacolo é peró quando si scioglie!
Enormi blocchi di ghiaccio, si staccanoi dalla parete principale tanto per il peso   del blocco quanto per l'azione del sole. Lo spettacolo é di quelli che non ti aspetti, il primo scricchiolio, ti fa stare con il fiato sospeso, poi si piega, che sembra che sia tu      a vederne il vuoto, e allora  ancora senza respiro cade, fall down, un secondo in aria  e giú nell'acqua. Il tempo di un frame, e poi quei cerchi infiniti che diventano onde che si trasformano in boato qualche secondo piú tardi. Giá perché il suono c'ha questo vizio, quello di arrivare qualche istante dopo ad avvisarti che il tuo cuore ha perso un colpo.
IL  vento sulle rive del lago soffiava  forte, forte e freddo! Una doccia bollente  e preparare la cena sarebbero stati i passi successivi.
La stancehzza rubava  a poco a poco le ultime ore del giorno, il peso  dello zaino e dei chilometri, si iniziava a far sentire. Ania é una buona compagna di viaggio. C'é qualcosa in lei di indecifrabile, é una donna sicura e felice, forse é questa la novitá, un apersona felice ch sta vivendo la vita che vuole.
Sono le 23:00 e ancora si riescono a distinguere contorni e persone. La notte si prospettava tranquoilla e il sonno profondo. Good night Ania, sleep sweet Simon :-).
A metá di quella che doveva essere una notte tranquilla, ho pensato di morire!!!!!
La temperatura si era abbassata di diversi gradi, avevamo le ossa congelate, qualsiasi cosa facessi non riuscivo a scaldarmi.....madadovearrivaquestocazzodifreddoporcaputtana!
Pur muovendomi non riuscivo a scaldarmi, il mio corpo non sapeva se pisciarsi o cagarsi addosso o tutt'e due: I'm fucking freezing. Yeeeeees my ass to, Ania said. Mi sono messo addosso qualsiasi cosa avessi nello zaino, Michelin in confronto era anoressico! Morale della favola 2 strati nelle gambe e 6 nella parte superiore, guanti inclusi, mi hanno credo salvato la vita h o dormito come un bambinbo! It's ok Simon? yes now yes, you? me to! Good night Ania, Good night Simon. La mattina seguente la freddissima notte era solo un ricordo. Volevo continuare a dormire, ma non riuscivo ad ingannare la mia vescica. Cos'i mi sono armato di coraggio e ho affrontato quel freddo. I passi che separavano la tenda dal primo albero, erano infiniti! La sensazione nelal mia testa era la stessa che gli scalatori provano   nel scalare i ghiacciai. Arrivato al primo albero, mi sono reso conto che potevo misurare il freddo in centimetri e non in gradi, comunque missione compiuta!
Il sole   piano piano, saliva a scaldare le ossa, colazione, scarpe ai piedi alla conquista della Valle Francese, parte scampata all'incendio dei primi di dicembre. Nove ore di camminata di media difficoltá tra andata e ritorno, alla conquista del mirador piú alto " el mirador Britanico". Si trova nerlla parte piú a ovest di quella che chiamano la doppia V (w), diventata U dopo l'incendio, il sentiero costeggiava dapprima il lago, poi la cascata e infine il ghiacciaio che osservavo dalle pietra sul lago il giorno prima.....

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