giovedì 5 gennaio 2012

Tra le braccia di Yèyé omo ejá " Mãe cujos filhos são peixes"


Mi sono appena lasciato alle spalle giorni tranquilli, fatti di piccoli momenti che mi hanno fatto dimenticare le fatiche accumulate alla fine dell'anno appena concluso. La nave è letteralmente carica di provviste per affrontare il tratto che dal giro di boa mi porterà all'arrivo di questa tappa. Nel bagaglio porto con me soprattutto i sapori di questo natale in famiglia, sapori aspettati da mesi. 
Erano anni che non passavo il natale in Sardegna, l'anno passato così come quello precedente le promesse le ho date in mano a Yemanja è  così che viene chiamata nella tradizione la regina di tutti gli Orisha...é la regina del Mare "Yèyé omo ejá" ("Mãe cujos filhos são peixes"). Durante tutto il giorno e fino alla mezzanotte, in maniera più o meno intima, Le si rende omaggio, Le si regalano bellissimi fiori bianchi e si saltano le prime sette onde dopo la mezzanotte per poter assicurarsi protezione per l'anno alle porte.....e pure le persone sono vestite di bianco per raccogliere tutto il buono che l'anno nuovo ha da offrirgli. 
E' un simbolo di rinnovamento, chissá che ci si aspetta da quella che apparentemente é una notte qualunque. Eppure la sensazione è che quella notte tutto davvero possa cambiare in frazioni di secondo nel tempo di un pensiero distratto....è come se in qualche modo il timone del destino sposti la convergenza dell stelle..... e allora forse chissá si allineano in un modo nuovo e quell'ingranaggio scatta a tua insaputa......e quando questo succede.....qualcosa l'hai pure sentita.....forse....come un rumore lontano, ma gli dai il peso delle cose insignificanti.
Eppure qualcosa è successo davvero o poco importa ció che davvero importa alla fine e non fare cattivi pensieri....

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